lunedì 18 luglio 2011

i promessi sposi

Or che anche il Messaggero
inver vi ha dedicato attenzione
sarà pur sempre veritiero
un momento di emozione

infatti finalmente un sogno si corona
e mentre Maggio spedito s'avvicina
si capisce chi nella coppia è padrona
e chi proferisce sol vocina

perciò i genitori parlino di dote
che il sacrestano sciolga le campane con un sorriso
indossi gli abiti talari il vecchio sacerdote
mentre gli invitati facciano incetta di buon riso

saremo tutti pronti per l'evento
perchè un  passo indietro non è più ammesso
e con il buon e cattivo vento
v'infonderete più amore che vil sesso

in quanto la morale è sempre quella
se la moglie non ti è vicina
puoi provar con la sorella
o se più ti aggrada con la cugina

giovedì 14 luglio 2011

il palestrato

Erculeo nella tua sproporzionata fisicità porti
un fascio nodoso di muscoli ritorti,
mostrandoti definito a tuttotondo
come la vecchia pubblicità della Plasmon sullo sfondo

guardantoti con maggiore attenzione
si coglie in te una precisa sensazione,
quella di un maschio assai curato
che della palestra ha fatto il suo casato

ma ciò non basta ancor ad illustrarti
giacchè sei armonicamente spropositato anche negli arti
dei quali sfoggio fai come un bronzo di Riace
evidenziando soprattutto un bicipite audace

le gambe stesse hai si forti già dalla caviglia
qual colosso di Rodi ottava meraviglia
e della tartaruga addominale ti fai capace
di mostrarla quale autentico carapace 

però a far da contraltare a tanta ciccia
c'è la meschinità evidente della miccia
inver assai contenuta per l'epletata missione
quella di esser sempre servita per la sola vil minzione.

mercoledì 13 luglio 2011

“Ode alla sesta”

A te gentil pulzella
Non ti arrivano gli echi della novella
Ma ai maschietti impertinenti
Fa piacere rimestare qualcosa da mettere sotto ai denti

Per cui confusione non si faccia
E non si abbia timor neppure di perderci la faccia
Per cotanta virtù femminea che ancora attizza
Color che non usano il bastone per giocare con la lizza

I teneri virgulti tirano dietro all’idea maligna
Dove ogni impudico pensiero alligna
Inseguendo ideal fuori misura
Della quale ognuno vorrebbe prendersi personale cura

In quanto una sesta è un pericolo pubblico
Sia anche per il mejo fusto o il più bel fico
Potendo ella far la differenza in un campo di battaglia
Che intendersi devesi quale letto di famiglia

Pertanto con la presente corremi l’obbligo sincero
di ricordare al mio amico devoto di accendere un cero
alla santa protettrice delle fenomene tettoniche
che dei veri maschi restano le mejo amiche