mercoledì 13 luglio 2011

“Ode alla sesta”

A te gentil pulzella
Non ti arrivano gli echi della novella
Ma ai maschietti impertinenti
Fa piacere rimestare qualcosa da mettere sotto ai denti

Per cui confusione non si faccia
E non si abbia timor neppure di perderci la faccia
Per cotanta virtù femminea che ancora attizza
Color che non usano il bastone per giocare con la lizza

I teneri virgulti tirano dietro all’idea maligna
Dove ogni impudico pensiero alligna
Inseguendo ideal fuori misura
Della quale ognuno vorrebbe prendersi personale cura

In quanto una sesta è un pericolo pubblico
Sia anche per il mejo fusto o il più bel fico
Potendo ella far la differenza in un campo di battaglia
Che intendersi devesi quale letto di famiglia

Pertanto con la presente corremi l’obbligo sincero
di ricordare al mio amico devoto di accendere un cero
alla santa protettrice delle fenomene tettoniche
che dei veri maschi restano le mejo amiche

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